HSBC: segnali di ripresa per il settore del lusso
di Isan Hydi
03/09/2025
L'analisi della banca d'affari indica un'inversione di tendenza nella seconda metà del 2025 e promuove LVMH e Kering
La banca d'affari HSBC ritiene che il settore del lusso si stia avvicinando a un punto di svolta dopo quattro trimestri difficili, con una previsione di miglioramento delle vendite nella seconda metà del 2025 e un ritorno a una crescita più solida nel 2026. L'analisi individua un particolare slancio nel segmento del soft luxury (beni di lusso personali come moda e pelletteria), dove diversi marchi hanno recentemente incontrato difficoltà legate a strategie di prezzo e a carenze creative.
Secondo il team di analisti guidato da Erwan Rambourg, le difficoltà del settore sono state solo in parte determinate da fattori macroeconomici come le fluttuazioni valutarie, i timori di recessione e le tensioni globali. "Dopo quattro trimestri di difficoltà, in modo diretto, per lo più autoinflitti, vediamo il lusso iniziare a migliorare nella seconda metà del 2025, prima di tornare a una crescita più decorosa nel 2026", si legge nel rapporto. La banca prevede un aumento medio delle vendite del 3% nella seconda metà dell'anno, a seguito di un calo dell'1% registrato nel secondo trimestre. A sostenere questa ripresa contribuiranno una base di confronto più favorevole in Giappone ed Europa, la ripresa della fiducia dei consumatori cinesi e il lancio di nuovi prodotti a fasce di prezzo più accessibili. Per il mercato americano, pur riconoscendo ostacoli a breve termine come la pressione inflazionistica, non si prevede uno "scenario disastroso".
In linea con queste previsioni, HSBC ha rivisto le sue raccomandazioni su alcuni dei principali titoli del settore. Hermès è stata declassata da "Buy" (acquistare) a "Hold" (mantenere), citando una limitata accelerazione delle vendite nonostante la solidità del suo modello di business. Al contrario, LVMH e Kering sono state promosse da "Hold" a "Buy". Per LVMH, gli analisti hanno evidenziato la ripresa del marchio Dior, le misure di contenimento dei costi e il potenziale di semplificazione della struttura societaria, alzando il prezzo obiettivo da 535 a 625 euro. Per Kering, si ritiene che l'arrivo del nuovo CEO Luca de Meo dovrebbe garantire all'azienda il tempo necessario per implementare i cambiamenti, con un prezzo obiettivo che sale da 200 a 300 euro.
Queste promozioni giungono nonostante i due gruppi siano stati tra i peggiori performer del settore in termini di crescita recente. Le vendite di Kering sono diminuite del 15% su base annua nel secondo trimestre, mentre la divisione moda e pelletteria di LVMH ha registrato un calo del 9%. Tuttavia, HSBC vede "la dinamica delle vendite accelerare in modo visibile" per entrambe le società.
Il rapporto suggerisce agli investitori di concentrarsi meno su valutazioni o margini e più sulla traiettoria della crescita delle vendite. "Gli investitori non dovrebbero acquistare un titolo perché sembra economico o perché i margini sono in aumento, ma piuttosto perché la dinamica della crescita delle vendite sta accelerando", affermano gli analisti. "Vediamo i marchi del soft luxury, in particolare quelli all'interno dei portafogli di LVMH e Kering, che più hanno sofferto di 'greedflation' e di una mancanza di creatività, iniziare a trovare soluzioni".
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