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I 5 orologi di lusso più costosi al mondo

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di Isan Hydi

23/09/2025

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Il collezionismo legato agli orologi di alta gamma non ha mai smesso di esercitare un fascino magnetico su intenditori, investitori e appassionati di oggetti rari.

Non si tratta soltanto di possedere uno strumento che segna il tempo: gli orologi di lusso racchiudono secoli di savoir-faire artigianale, innovazioni tecniche, investimenti in materiali preziosi e, spesso, un bagaglio culturale che li rende vere e proprie opere d’arte indossabili.

Alcuni modelli hanno raggiunto cifre che vanno ben oltre la logica della funzionalità, trasformandosi in simboli di potere e status.

Di seguito esploriamo cinque orologi che, tra aste internazionali e collezioni private, si collocano tra i più costosi al mondo, analizzando non solo i numeri ma anche le ragioni profonde che ne hanno determinato il valore.

Graff Diamonds Hallucination – 55 milioni di dollari

Il Graff Diamonds Hallucination rappresenta un unicum nella storia dell’orologeria contemporanea. Presentato al Baselworld del 2014, non è un orologio nel senso tradizionale del termine: è un gioiello di altissima oreficeria che include un meccanismo orologiero incastonato in un’esplosione di diamanti colorati.

L’orologio è ricoperto da 110 carati di diamanti fancy in tonalità rare - rosa intenso, blu vivido, giallo canarino, verde e arancione - tutti tagliati in forme differenti (cuore, marquise, emerald cut, pear shape). Il valore astronomico deriva dalla combinazione tra il peso totale delle gemme e la rarità delle colorazioni naturali, difficilmente reperibili sul mercato.

Il prezzo di 55 milioni di dollari non è mai stato replicato per un segnatempo e riflette la filosofia della maison Graff, più vicina all’alta gioielleria che all’orologeria in senso stretto. Il “Hallucination” dimostra come il concetto di orologio possa spingersi oltre i confini della tecnica, diventando una tela preziosa per esprimere potere e ricchezza estrema.

Graff Diamonds The Fascination – 40 milioni di dollari

Ancora Graff Diamonds, che ha saputo consolidare la propria immagine di marchio legato agli eccessi più scintillanti. The Fascination, stimato intorno ai 40 milioni di dollari, si distingue per un elemento unico: un diamante centrale a forma di pera da 38,13 carati, montato su un bracciale composto da oltre 150 carati di pietre bianche perfettamente calibrate.

La particolarità risiede nel fatto che il diamante centrale è rimovibile e può trasformarsi in un anello, rendendo l’orologio un gioiello trasformabile. Si tratta di un dettaglio che unisce l’alta gioielleria alla versatilità, pur mantenendo un prezzo riservato a pochissimi collezionisti al mondo.

Se l’“Hallucination” rappresenta l’eccesso cromatico, “The Fascination” è un tributo alla purezza del bianco, con un’impostazione più classica ma non meno spettacolare.

Entrambi raccontano un approccio all’orologeria che abbandona la dimensione funzionale per collocarsi in quella dell’opera d’arte.

Patek Philippe Grandmaster Chime Ref. 6300A-010 – 31 milioni di dollari

Quando si parla di record d’asta, Patek Philippe occupa un capitolo a sé. Nel novembre 2019, durante la Only Watch Charity Auction a Ginevra, il Grandmaster Chime Ref. 6300A-010 venne battuto per 31 milioni di dollari, diventando l’orologio da polso più costoso mai venduto in asta.
Il segnatempo incarna il trionfo della complicazione meccanica.

Con 20 complicazioni racchiuse in una cassa reversibile in acciaio inossidabile (un materiale inusuale per orologi di questo livello), il Grandmaster Chime include due quadranti e funzioni come calendario perpetuo, ripetizione minuti, indicazioni di fusi orari e una funzione acustica brevettata per il calendario.

Il fascino non risiede nei diamanti o nei metalli preziosi, ma nella maestria tecnica. È la dimostrazione che il valore di un orologio può derivare dall’ingegneria orologiera pura, dall’unicità di un esemplare realizzato per beneficenza e dal prestigio di un marchio che incarna l’élite dell’alta orologeria svizzera.

Breguet Grande Complication Marie-Antoinette – 30 milioni di dollari

La storia dell’orologeria non sarebbe completa senza citare la leggenda del Breguet Grande Complication Marie-Antoinette, un orologio da tasca concepito alla fine del XVIII secolo. Commissionato, secondo la tradizione, da un ammiratore segreto della regina di Francia, il progetto venne affidato ad Abraham-Louis Breguet, il più grande innovatore dell’epoca.

La lavorazione durò oltre 40 anni e fu completata dal figlio di Breguet nel 1827, ben dopo la morte della regina. L’orologio racchiudeva tutte le complicazioni conosciute allora: tourbillon, calendario perpetuo, termometro, indicazione di riserva di carica, ripetizione minuti.

Scomparso per decenni e riapparso nel 2007 dopo un clamoroso furto, è oggi custodito al L.A. Mayer Museum for Islamic Art di Gerusalemme. Stimato intorno ai 30 milioni di dollari, rappresenta un esempio unico di come la storia, la leggenda e la complessità tecnica possano convergere in un singolo oggetto, trasformandolo in un mito senza tempo.

Jaeger-LeCoultre Joaillerie 101 Manchette - 26 milioni di dollari

Se Breguet incarna la tradizione, Jaeger-LeCoultre Joaillerie 101 Manchette rappresenta l’eleganza femminile applicata all’orologeria.

Creato per celebrare il calibro 101 - il movimento meccanico più piccolo mai realizzato al mondo, con un peso di meno di un grammo - il modello è un bracciale gioiello composto da oro bianco e diamanti, con un design che fonde linee geometriche e raffinatezza artigianale.

Donato a personalità come la Regina Elisabetta II, che lo indossò durante il suo Giubileo di diamante, l’orologio raggiunge valori stimati attorno ai 26 milioni di dollari.

In questo caso, il prezzo non deriva da una complicazione estrema, ma dal prestigio di un movimento storico e dall’uso di pietre preziose incastonate in un design che esalta l’arte orologiera come accessorio di alta moda.

Oltre il prezzo: cosa rende davvero “prezioso” un orologio

Analizzando questi cinque esempi emerge un dato evidente: il prezzo non dipende da un unico fattore, ma dall’intreccio di diversi elementi. Ci sono gli orologi-gioiello, in cui i carati e la rarità delle gemme stabiliscono la cifra finale; ci sono i capolavori tecnici, dove la complessità meccanica e la scarsità degli esemplari alzano i valori; e ci sono i modelli storici, che aggiungono il fascino della leggenda e il peso culturale di un nome immortale.

Il mercato degli orologi di lusso si muove su due binari paralleli: da un lato, la dimensione estetica ed emotiva, fatta di materiali rari e design sorprendenti; dall’altro, l’aspetto tecnico e storico, che attrae collezionisti e investitori alla ricerca di oggetti irripetibili.

Gli orologi citati non sono soltanto i più costosi mai venduti o valutati, ma sono anche specchi fedeli di un mondo in cui l’idea di lusso non si riduce al prezzo, bensì al racconto che ogni pezzo porta con sé: storie di regine, di maestri artigiani, di aste benefiche e di maison che hanno scritto le regole dell’orologeria.

Isan Hydi

Isan Hydi

Fondatore di Lussomagazine.it e professionista nel mondo del digital marketing e dell’editoria online, cura la linea editoriale del magazine con uno sguardo strategico e culturale. Appassionato di comunicazione, estetica e narrazione, è la voce che guida la visione del progetto.